Liechtenstein: i cittadini si oppongono al Referendum per l’abolizione dei casinò tradizionali
I cittadini del Liechtenstein hanno recentemente votato per mantenere i casinò tradizionali nel Paese, respingendo fermamente una proposta di divieto declinata tramite Referendum.
Il piccolo Principato ha 40.000 cittadini residenti che si sono espressi votando clamorosamente contro l’interdizione di attività degli stabilimenti di gioco tradizionali. Questa riforma è stata bocciata domenica 29 gennaio 2023.
La “Las Vegas” delle Alpi
Il Liechtenstein vanta sei stabilimenti sparsi in tutto il paese che per estensione è circa un decimo delle dimensioni di Londra. Questo microstato è conosciuto come la “Las Vegas delle Alpi” tra i fan del betting.
Gli elettori del Liechtenstein hanno respinto in modo schiacciante il referendum che chiedeva di vietare tutti i casinò tradizionali nel microstato. In effetti, più del 70% dei votanti hanno rigettato questa proposta con convinzione, dato che gli stabilimenti sono stati legalizzati e hanno iniziato a funzionare circa cinque anni fa.
La maggior parte dei clienti del betting in questo territorio proviene da Austria, Svizzera e Germania. Mentre le proprietà dei casinò spesso fanno parte a case che gestiscono in Europa anche i migliori casino online.
Perché questo Referendum sui casinò in Liechtenstein?
A novembre 2022 IG VolksMeinung ha iniziato un’opera di convincimento nei confronti della Landtag al fine di vietare i casinò.
La legge in vigore nel Principato richiede al Governo 14 giorni di tempo per indire un referendum ai sensi del People's Rights Act. Il referendum doveva essere presentato agli elettori entro tre mesi. Sia Governo che Principe regnante si sono opposti al Referendum incoraggiando esplicitamente la gente a votare contro questa iniziativa.
Fra le motivazioni a sostegno del divieto, un presunto danno alla reputazione del paese, nonché timori legati al fatto che la parte meno abbiente della popolazione, potesse cadere in comportamenti problematici e ludopatia.
Le argomentazioni in oggetto, sono state fortemente respinte con circa il 73% dei cittadini contrario a rimuovere gli stabilimenti del gioco dal microstato, mentre il restante 27% lo ha sostenuto.
L'affluenza alle urne per questo voto è stata di circa il 70%, secondo il conteggio ufficiale pubblicato online.
Se la misura contro il gambling fosse stata approvata, i sei casinò esistenti avrebbero dovuto nell’arco di cinque anni, chiudere le loro attività.
Gli argomenti invece contro il divieto delle attività di betting sono sintetizzati nel fatto che questo provvedimento non affronta realmente i possibili danni del gambling.
In più, attualmente, gli stabilimenti del gioco sono considerabili come una delle principali fonti di entrate del paese: un concetto che è applicabile alla maggior parte delle nazioni in cui il gioco è regolato, come si può evincere da altri popolari articolo del nostro blog.
Nondimeno, il vero danno alla reputazione del Liechtenstein potrebbe verificarsi se per esempio l'industria casino andasse al di fuori dei confini nazionali.
Le dichiarazioni della Liechtenstein Casino Association
La Liechtenstein Casino Association in merito a tutta la questione ha dichiarato:
“Sia la moratoria del Governo che le misure già adottate impediscono un'ulteriore crescita e accelerano il consolidamento della situazione del mercato. Per questi motivi non è necessario vietare gli stabilimenti scommesse. Noti esperti non vedono alcuna soluzione in un divieto.
Gli esperti richiedono una protezione attiva del giocatore che identifichi rapidamente i comportamenti di gioco problematici e mostri le soluzioni. A causa dei requisiti legali, gli operatori spendono ogni anno somme e risorse umane molto elevate per il lavoro di prevenzione. I dipendenti vengono formati, i giocatori problematici vengono seguiti e, se necessario, allontanati dal gioco, tutto questo non esiste più con il divieto”.
Il Liechtenstein è considerato uno dei paesi più ricchi del mondo con un reddito pro capite annuo di 175.813 dollari.